Emergono novità di rilievo in merito ad un profilo di un calciatore particolarmente chiacchierato sia alla Continassa che a Trigoria
La Juventus di mister Motta è attualmente uno dei casi calcistici più controversi del bel paese, tra chi si dice irrimediabilmente deluso dal calcio espresso dall’italo-brasiliano e chi, al contrario, vuole concedere alla Vecchia Signora del tempo per conquistare una propria dimensione anche sul piano offensivo.
Gran parte delle reprimende nei confronti di Motta, difatti, riguardano proprio la proposta offensiva dei bianconeri, giudicata violentemente sottodimensionata rispetto alle aspettative covate dai sostenitori bianconeri nel corso dell’estate. La reputazione da “giochista” conquistata da Motta alla guida del Bologna è attualmente messa in discussione a causa di un approccio sensibilmente più conservativo, che sembra prediligere la solidità difensiva all’estro offensivo.
Serve ancora del tempo per far digerire e concretizzare definitivamente le idee dell’ex Inter? Motta ha preferito concentrarsi in un primo momento sulla compattezza difensiva e da ora in poi si dedicherà con maggiore attenzione alla fase di possesso? Difficile dare una risposta a tali quesiti, ma una cosa sembra essere certa: Dusan Vlahovic e Thiago Motta non sono particolarmente compatibili.
Le recenti dichiarazioni in cui il bomber serbo esprime evidenti perplessità sul gioco di Motta hanno confermato l’impressione restituita dal rettangolo verde, dove il numero 9 bianconero appare in evidente difficoltà, in particolare se confrontato con quanto avvenuto lo scorso anno a Bologna con Joshua Zirkzee.
Si tratta di piazze diverse con obiettivi diversi… questo è certo, ma sembrerebbe che Thiago Motta ottenga maggiori benefici da una punta in grado di abbassarsi e smistare con qualità, rispetto ad un bomber di razza come il serbo. Di recente sono emerse delle indiscrezioni in merito ad un centravanti più volte sottolineato nel taccuino di Cristiano Giuntoli.
Juve, nuova concorrenza per Mikautadze: ecco il West Ham
A prescindere dalle preferenze di Thiago Motta e dalla possibilità o meno di veder partire Dusan Vlahovic a fine anno, alla Juventus occorre in ogni caso un nuovo innesto offensivo, che possa alternarsi a Vlahovic nel corso della lunga stagione che i bianconeri dovranno affrontare. In tal senso, nel corso delle ultime settimane, ha iniziato a divenire popolare tra i corridoi della Continassa il nome di Georges Mikautadze, centravanti georgiano attualmente in forze al Lione di Pierre Sage.
Il bomber classe 2000 potrebbe essere preso ad esempio di ciò che più si differenzia in termini calcistici dall’approccio e dalle caratteristiche di Dusan Vlahovic. Se il centravanti bianconero si caratterizza per una stazza non indifferente e la capacità di sgomitare in area per conquistare spazio e occasioni, il georgiano nato a Lione può vantare un’agilità – anche a causa dei soli 176 centimetri di altezza – e una qualità piuttosto atipiche per un bomber.
Caratteristiche che sembrano sposarsi a meraviglia con le richieste che Motta ha rivolto a Zirkzee lo scorso anno. Il gigante olandese difatti si trovava spesso a legare il gioco con i centrocampisti, abbassandosi per smistare con qualità. Unica controindicazione? Su Mikautadze, secondo quanto riportato da fichajes, si starebbe catapultando anche il West Ham, intrigato dalla possibilità di fare leva sulle incertezze finanziare del Lione per strappare un prezzo d’occasione. Ricordiamo anche che il georgiano sembrerebbe essere ancora segnato sul taccuino di Ghisolfi, che lo aveva già immaginato come collega di Dovbyk nel corso dell’estate.